Lui & Lei
Sei sempre mio parte seconda
di Curioso917
27.10.2023 |
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"I poliziotti mi guardano, "si allontani, chi è lei?", singhiozzando spiego il nostro rapporto..."
Ogni settimana io e Eva usciamo , le notti le passiamo insieme,a casa mia ci sono le sue cose, è più vicina al bar e possiamo goderci più tempo per noi.Poi un venerdì non si fa sentire il telefono squilla a vuoto,mi rattrista ma del resto è una donna libera,la cerco ancora un paio di volte poi desisto.
Passò una notte agitata piena di incubi,al risveglio penso a come comportarmi,Eva sicuramente sta dormendo, non voglio fare lo stalker , penso di passare a mezzogiorno dal suo bar per un caffè,non mi deve spiegazioni ,sarà stupido ma ho come un brutto presentimento.
Alle 11.30 sono al bar, lei non c'è dietro il banco c'è il padrone: "mi scusi Eva non è venuta al lavoro", mi dice che l'ha cercata per più di un ora ma non ha risposto.
Esco dal bar senza sapere cosa fare,mi dirigo verso casa sua, quando arrivo c'è un capannello di gente ed è pieno di poliziotti, parcheggio l'auto e mi avvicino.
Il cuore quasi si ferma, riversa in una pozza di sangue c'è Eva, rompo la barriera di uomini e mi getto ai suoi piedi piangendo.
I poliziotti mi guardano,"si allontani,chi è lei?", singhiozzando spiego il nostro rapporto .
Gli chiedo cosa è successo:"sembra che la ragazza si sia buttata dalla finestra delle scale del terzo piano";"ma come è possibile, lei abita al quarto è vestita per una serata, ieri sera dovevamo vederci, l'ho aspettata tutta la sera,il telefono dava libero ma non rispondeva".
Il poliziotto mi guarda quasi scocciato :" mi dia le sue generalità,la chiameremo per testimoniare" ,nel frattempo portano via il corpo della povera Eva.
Passo giornate d'inferno, quando penso a tutti i bei momenti con lei mi viene da piangere , con Eva avevo instaurato un rapporto sincero, non era solo sesso per lei provavo un sentimento che tracimava nell'amore.
Dopo diversi giorni mi chiamano in questura, per loro è suicidio , sono macerato dai dubbi e dal rimorso, perché una ragazza che amava la vita ha fatto un simile gesto,se quando non rispondeva correvo da lei magari era ancora viva.
Spiego al questore le mie ragioni, mi assicurano che apriranno un supplemento di indagine, Il nostro era un rapporto settimanale ma passavo le giornate nell'attesa del venerdì per vederla e ora non c'è più.
Un giorno viene a trovarmi mia figlia, "ciao papà mi sembri un barbone";"hai ragione cara papà è depresso", spiegare a una ragazzina quello che mi è successo non è facile, le racconto che una persona che mi era molto cara se n'è andata .
"Papà non sono una bambina, era la tua nuova compagna?" Non riesco a trattenere le lacrime,mia figlia mi accarezza la testa:"sai mamma è cambiata, da quando ti ha cacciato non è più la stessa, anche lei la sento piangere di notte, perché non provate a rivedervi?" ; "Sai piccola mia ho amato tua madre, forse provo ancora tanto affetto, ho cercato in tutti i modi di convincerla che non sono un farfallone come lei crede, ogni volta che mi assentavo per lavoro o mi incontravano con amici erano scenate di gelosia,se in un rapporto non c'è fiducia non c'è speranza ".
"Senti papà ho sentito mamma parlare con le amiche, solo ora si rende conto di aver sbagliato, era convinta che chiedendo la separazione tu saresti tornato da lei come un agnello, adesso si rende conto di come si è comportata male".
Le chiedo se l'ha mandata la mamma,mi giura di no,ha deciso di dirmi tutto quando mi ha visto triste e abbacchiato .
"Tesoro mio quando vedi mamma digli che non ce l'ho con lei, quando si sbaglia per amore tutto può essere perdonato";"allora vi rivedrete?" "non lo so Anna in questo momento non riesco a essere lucido , magari per le feste natalizie le facciamo una sorpresa, sperando che non si scateni il finimondo", Anna fa salti di gioia:"ci penso io mamma non si accorgerà di niente.
Passo finalmente una giornata serena con mia figlia, ne avevo proprio bisogno, quando ci lasciamo mi dice che sarebbe bello averci tutte e due.
Il senso di vuoto per la mancanza di Eva, non mi lascia, non posso credere al suicidio, rivivo i bei momenti passati con lei e sempre più mi convinco che non si è tolta la vita .
Quando penso a lei rivivo le nostre interminabili notti di sesso, sento il suo profumo e il sapore della sua fichetta, non passo settimana senza andare in questura a chiedere notizie.
L'unico che è stato indagato sono io , è normale pensare all'amante, per fortuna la videosorveglianza di casa era accesa e il filmato mi ha scagionato.
Un giorno vado al nostro bar, mi sembra di vederla ancora dietro al balcone, se resto lì impazzisco bevo velocemente il caffè e vado verso all'uscita.
Apro la porta e mi ritrovo davanti Valentina sorridente:"ciao Marcello che piacere vederti";"ciao";"che saluto secco ,non ti fa piacere vedermi?";"è che sono molto triste";"lo vedo che ti è successo? "le racconto di Eva,si dice dispiaciuta e mi invita a bere qualcosa, non sono certo dell'umore giusto ma mi sembra sgarbato rifiutare.
"Quindi era diventata la tua ragazza, chissà come hai sofferto, purtroppo anch'io ho avuto brutte esperienze";"ho saputo mi hanno raccontato di tuo marito, tra l'altro potevi dirmelo";"non mi va di raccontare che sono vedova, per me è una cosa molto intima, se la nostra storia continuava te l'avrei detto".
Stiamo più di un'ora al tavolino, Valentina mi parla di chiodo schiaccia chiodo, questa vuole scopare, in fondo penso che mi farebbe bene.
"Vieni da me? Giuro che non ti sequestro ho imparato la lezione";"lo sai che mi piaci molto ma mi sembra di approfittare di te per dimenticare Eva ".
"Che male c'è tu vuoi fare solo sesso , io cerco di metterci un po' d'amore , non ti chiedo di dimenticarla ma magari col tempo….".
Non servono parole, in poco tempo siamo da lei, appena entrati mi spinge sul divano e mi cala pantaloni e boxer, la sua bocca è una sanguisuga , mi sembra di tradire Eva ma l'inquilino al piano di sotto non la pensa così.
Mi pompa come un'ossessa, non so quanto potrò resistere:"lasciati andare Marcello, vieni ho voglia di bere il tuo seme", mi masturba velocemente con le labbra appoggiate alla mia cappella:"ti prego sborra voglio bere la tua essenza", alle sue parole non resisto ,le riempio la bocca e il viso,con la lingua lecca quello che ha sulle labbra, poi con le dita lo raccoglie del viso e lo beve con gusto.
Mi guarda con occhioni da cerbiatta,i suoi lunghi capelli le coprono i capezzoli,li sposto per gustarli,con una mano ne strizzo uno, la mia bocca si dedica all'altro,lei ansima forte,ricordo il suo profumo mi dà alla testa.
Con la mano rianima la mia verga: " ti prego leccamela dammi il piacere della tua lingua", mi dedico con devozione alla sua passera, imprigiono tra i denti il clitoride mentre la masturbo con due dita.
Ha la figa che è un lago,urla di piacere è solo il primo orgasmo.
Valentina è una donna calda,la prendo in ogni posizione e in ogni modo, sembra che non scopa da anni, è multiorgiastica e più gode più mi ricarico.
Sa fare sesso da dio , ma con Eva era un altra cosa credo cambi il mio coinvolgimento, più passa il tempo e più mi accorgo che per me era importante.
Valentina sorride e prende dal comodino il gel lubrificante, l'invito è chiaro,le lavoro con la lingua il piccolo fiore mentre si strizza il clitoride, entro con un dito e lo lavoro ruotandolo poi un secondo e un terzo dito.
Ansima di piacere,colo saliva tenendolo dilatato:"cosa aspetti inculami porco", come resistere a questo invito affondo nel suo intestino come una lama calda nel burro fino a sentire i coglioni appoggiarsi alla fica.
Sono tutto dentro lei aziona i muscoli dello sfintere, mi sento mungere la verga, inizio a stantuffare prima lentamente poi alterno affondi che la fanno guaire dal piacere.
Sono venuto due volte , non sono coinvolto come con Eva,la pistono come una macchina, Valentina urla l'orgasmo anale poi si schianta sul letto:"cazzo Marcello mi hai fatto morire, vieni qui che ti svuoto le palle".
Inizia uno dei suoi favolosi pompini fino a portarmi al punto di non ritorno,esco dalla sua bocca e le imbratto il viso e le tette.
Sfinito mi stendo accanto a lei:"grazie Marcello ne avevo proprio bisogno, spero per un momento di essere riuscita a farti dimenticare il tuo dispiacere".
"È stato fantastico e tu sei bellissima non si può non desiderare una donna come te, purtroppo ora non me la sento di darti quello che meriti,se hai bisogno di un uomo accanto ti capisco ma se mi dai del tempo potrei essere io".
"Non preoccuparti ti capisco se ti và passi la notte da me,mi farebbe piacere ".
Accetto di buon grado, dormiamo poco ma per la prima volta da mesi ho la mente serena.
Un paio di volte a settimana e durante il weekend incontro Valentina con lei sono sempre fuochi d'artificio, facciamo qualche gita fuori porta e interminabili pomeriggi di sesso, non sembra più oppressiva e inizio a stare bene con lei.
Qualche giorno prima di natale mi telefona la mia Anna è un sabato mattina,"papà ho organizzato tutto,la mamma lavora fino alle 19 vieni prima e ti nascondi sono già d'accordo con la rosticceria e la torta la faccio io".
Che cara mia figlia , accetto con entusiasmo, lei sente il bisogno di famiglia anche se ho forti dubbi che Donatella sia cambiata.
Racconto tutto a Valentina il suo viso si rabbuia:"dai Vale lo faccio per mia figlia abbiamo tanto tempo per noi", si dice d'accordo ma la sua espressione dice altro.
Dopo un po' sembra rasserenarsi:"stasera dalla mogliettina ma adesso sei tutto per me",mi bacia con passione e finiamo a rotolarci tra le lenzuola.
Alle 17:30 sono già a casa di mia suocera, lei mi aspetta sorridente c'è sempre stato un buon rapporto tra di noi,"Michele che piacere rivederti, vieni che aiutiamo Anna a preparare la torta".
Mia figlia sprizza di felicità, Anna mi ha detto una piccola bugia la cena l'ha preparata nonna, preparo la tavola e poi Anna mi spinge nel ripostiglio:"mamma non deve vederti".
Dopo 10 minuti sento l'inconfondibile rumore del suoi tacchi;"cosa avete combinato mancano ancora giorni a Natale ", Anna gli corre incontro e l'abbraccia: "ma che succede ", nonna abbassa lo sguardo Anna corre al ripostiglio e mi apre la porta.
Esco sorridendo:"non arrabbiarti ,Anna desiderava una cena in famiglia e a dirla tutta non mi è sembrata una brutta idea".
Donatella ha gli occhi lucidi,non riesce a proferir parola:"scusa se sono piombato all'improvviso sono settimane che io e nostra figlia siamo complici ", Donatella si getta ad abbracciarmi mentre Anna batte le mani.
Mentre ceniamo Donatella mi guarda con occhi trasognati,tra un boccone e l'altro mi stringe la mano,non so cosa fare ho voglia di baciarla ma forse non è il caso.
Dopo cena è Anna a spingerci sul terrazzo e chiudere la porta:"che pazza nostra figlia, vieni che ti abbraccio ci saranno dieci gradi", si stringe a me e cerca le mie labbra,un tenero bacio che piano piano si trasforma in passione.
Non mi ricordavo quanto fosse bello baciarla,le lingue duettano si succhiano,mi mordicchia il labbro e torna a giocare con la mia lingua,dal viso le scendono lacrime.
Già mi sento perso di lei ma è meglio andare coi piedi di piombo, rimaniamo attaccati per un tempo infinito fino a che Anna si decide a farci entrare.
Rivivo i momenti belli in famiglia,ma tutti e due decidiamo di prenderci tempo anche se in fondo sappiamo che torneremo insieme.
Torno a casa dopo che Anna si è addormentata, ultimo bacio sulla porta, Donatella prende la mia mano e la porta tra le sue cosce:"senti come ti desidero",ha il perizoma fradicio
un ultimo bacio e ci lasciamo.
Riaccendono il telefonino spento nel ripostiglio,ci sono quattro telefonate di Valentina, appena in auto la richiamo non sembra arrabbiata, scherza sul mio ritorno all'ovile, passiamo insieme la domenica in montagna senza parlare della serata in famiglia.
La sera finito di fare l'amore, perché ormai ci metto più sentimento,mi sorprende dicendo:"sto molto bene con te,se anche decidi di tornare in famiglia voglio diventare la tua scopamica piuttosto accetto il letto a tre piazze,mi hai fatto capire che la gelosia inaridisce l'anima".
Come è cambiata questa donna sembra un'altra persona ,le prometto che se torno con mia moglie le parlo della sua proposta in fondo Donatella era convinta che ero circondato da amanti.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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